LA SCOMPOSIZIONE DEGLI OBIETTIVI NELLA LOGICA NOTA DAI PRIMI ANNI 2000 COME HOSHIN KANRI (“POLICY DEPLOYMENT”) ERA GIA’ STATA SVILUPPATA IN GIAPPONE E CODIFICATA DAL GRUPPO JMA – JMAC NEGLI ANNI ’80 CON LA DENOMINAZIONE INGLESE DI “TOTAL PRODUCTIVITY MANAGEMENT”.
DA NON CONFONDERE CON IL “TPM” (Total Productive Maintenance), IL TP MANAGEMENT PUO’ ESSERE INTESO COME UN APPROCCIO SISTEMATICO ALLA SCOMPOSIZIONE DI OBIETTIVI IN OTTICA TOP DOWN E AL CONTROLLO DEL LORO SPECIFICO CONSEGUIMENTO IN UNA PROSPETTIVA BOTTOM UP.
LANCIATA DAGLI AMERICANI CON LA DENOMINAZIONE ORIGINARIA, E’ INTERESSANTE DA CONOSCERE NEI MECCANISMI CHE LA RENDONO UNA METODOLOGIA ESTREMAMENTE CONCRETA E PERVASIVA, UNO STRUMENTO CHE COINVOLGE TUTTI I LIVELLI DELL’ORGANIZZAZIONE E AIUTA A MISURARE PRECISAMENTE I BENEFICI VIA VIA OTTENUTI DAI SINGOLI MIGLIORAMENTI NELL’AVANZAMENTO DI PROGETTI AMPI E ARTICOLATI DI GESTIONE E CONTROLLO OPERATIVO.
RISCOPRIAMO IL METODO ATTRAVERSO UNA PUBBLICAZIONE RICCA DI ESEMPI DI APPLICAZIONE (EDIZIONE A CURA DI FRANCO ANGELI EDITORE, 1995).
PER SAPER DI PIU’ SU QUESTA METODOLOGIA, VAI ALLA PAGINA DEDICATA, O CONTATTA UN NOSTRO ESPERTO.